L’intesa raggiunta in Europa sul Recovery Fund che assegnerebbe 209 miliardi all’Italia, tra cui una parte a fondo perduto e una parte sotto forma di prestito a tasso agevolato, ha accontentato quasi tutti, a partire dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fino alle forze di maggioranza e persino di opposizione, tranne una: la Lega di Matteo Salvini.
Al leader della Lega l’accordo tra i paesi dell’Unione europea non è piaciuto. Gli 82 miliardi a fondo perduto e i 127 di prestiti per l’ex ministro sono “una fregatura grossa come una casa in fondo al tunnel – Sono soldi in cambio di tagli e sacrifici”.
Molto diversi, invece, i toni degli altri due leader del centrodestra: Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi.
Giorgia Meloni riconosce al premier di “essersi battuto per contrastare le pretese egoistiche dei Paesi nordici” ma ha ottenuto un risultato inferiore alle speranze:
“Abbiamo votato a Bruxelles per il debito comune, che ha reso possibile il Recovery Fund. Abbiamo tifato per l’Italia in ogni momento. Con la coscienza a posto ora, a negoziato concluso, voglio dire che Conte è uscito in piedi ma poteva e doveva andare meglio. È stato sbagliato dare per acquisiti i 500 miliardi di sussidi proposti da Merkel e Macron e poi aprire a un taglio in cambio di zero condizionalità. È tornato a casa con meno sussidi e più condizionalità. Gli riconosciamo di essersi battuto per contrastare le pretese egoistiche dei Paesi nordici ma il risultato finale purtroppo non è quello che speravamo.” scrive su facebook.
In pratica la Meloni pur non essendo soddisfatta in pieno la leader di Fdi non sembra particolarmente critica verso l’intesa europea e neanche nei confronti del presidente del consiglio.
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