Ciao ragazzi, come va?
Volevo dire la mia sulla incredibile storia del capitano di fregata Walter Biot, arrestato il 30 marzo scorso insieme ad un ufficiale russo in servizio presso l’ambasciata di Roma. Si tratterebbe di uno scambio di “documenti classificati” in cambio di cinquemila euro in contanti, chiusi dentro una scatoletta di latta.
Una storia così inverosimile da sembrare fantascienza, per chi conosce i russi, abituati a ben altri scambi.
Evidentemente non ci hanno raccontato tutta la storia o, addirittura la storia è stata completamente inventata, e copre qualcosa d’altro. Proviamo a vedere cosa avrebbe dovuto fare davvero il povero Biot se avesse voluto contattare i servizi russi, con una certa sicurezza. Se fosse davvero successo quello che affermano i media intendo.
Andiamo sul sito dei servizi segreti russo, meglio non impiegare proprio il computer dell’ufficio, ok?
L’indirizzo è il seguente: http://svr.gov.ru/
In fondo a sinistra nella pagina , subito dopo i contatti apparirà un link “report information”, le uniche parole in inglese in tutto il sito. Cliccandoci sopra le cose si fanno interessanti. Apparirà un indirizzo della rete TOR da utilizzare per contattare i servizi russi e le istruzioni su come configurarlo. Potrete mandare messaggi e ricevere risposte, in completo anonimato, se seguite alcune semplici precauzioni. Per esempio si potrebbe acquistare un notebook, un computer economico da utilizzare solo per quel contatto e da non associare MAI alla rete di casa o di lavoro. Uno si potrebbe recare , che so , in un mac donald o in un posto con il wifi gratuito e usarlo per comunicare. lo dico a solo titolo di esempio, in italia spesso ti chiedono il cellulare per accedere alla rete, e in quel caso l’IMEI del tuo computer sarebbe associato al cellulare, il controspionaggio potrebbe venire a ficcanasare e fotterti, occhio!
A quel punto hai aperto un canale di contatto, relativamente sicuro, in ogni caso molto meglio dell’incontro in un parcheggio per ricevere i soldi. Ti verrà chiesto di ricordare a mente una password per futuri incontri, magari dovresti cambiare spesso device o computer che usi per contattarli. Visto che parliamo di soldi tu avrai qualcosa di interessante da comunicare o da vendere, cosa puoi fare di meglio che chiedere contati in una latta di metallo? Chiedi il pagamento in criptovalute e il wallet ti sarà inviato anonimamente con il solito sistema, starà poi a te prelevare i soldi senza dare nell’occhio e senza darsi a spese pazze..
Mettiamo poi che tu sia , che so , un tecnico di qualche azienda, che vuole vendere il piano di un nuovo motore di aereo o simili. Invii tramite il solito sistema un campione di quello che hai da vendere e poi concordi il saldo e la consegna in più tranche. E poi amici come prima. Se quello di cui disponi è una cosa ancora più importante o , magari, intendi disertare, tipo i casi eclatanti del passato ( non credo succeda più ormai) allora qualcuno ti contatterà, magari qualcuno che conosci. Sicuramente non sarà un funzionario dell’ambasciata di Mosca, ma un tuo collega o uno del tuo ambiente, qualcuno di insospettabile. Ti verrà detto che so, di andare a fare una bella vacanza in Turchia. Poi faranno tutto loro.
Ok ragazzi, copritevi bene ,che d’inverno in Russia fa un bel freschino, e dite che vi ha mandato… nessuno vi ha mandato, avete trovato il link per caso, ok?
By Nuke il “fantasioso”, di Liberticida e Orazero.
P.S. le cose non sono così semplici come ho scritto, ovviamente. La sicurezza in rete è una roba seria. ma se uno è mediamente preparato e usa le stesse precauzioni che usano i dissidenti cinesi per comunicare con l’occidente, allora è possibile. E’ il rovescio della medaglia
https://liberticida.altervista.org/come-contattare-i-servizi-russi-e-vivere-felici/
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